IL CASO JANNIK SINNER…VOI COSA NE PENSATE?

IL CASO JANNIK SINNER…VOI COSA NE PENSATE?

Cari amici di tennis e padel, oggi il mondo del tennis è praticamente diviso in due sul “caso” Sinner, come in Italia spesso capita: due tifoserie, due campanili, due idee contrapposte… l’Italia, insomma, ama schierarsi e, in questo caso, non solo l’Italia dato che Sinner è il numero uno al mondo. Ormai le news sono patrimonio di tutti gli interessati alla questione “clostebol”, ovvero Sinner che patteggia con l’Agenzia mondiale antidoping, la WADA, tre mesi di sospensione dopo che era stato prosciolto, dall’accusa di doping, l’estate scorsa dall’Ita. Così l’altoatesino dovrà rimanere fermo dal 9 febbraio al 4 maggio, anche se gli sarà concesso di allenarsi a partire dal 13 aprile. Purtroppo, salterà quattro Master 1000, ma la vicenda si chiuderà definitivamente forse restituendo al campione un po’ di quella tranquillità che tanto gli è mancata in questi mesi e… si sa, il tennis è prima di tutto uno sport mentale. Si sa anche che il ragazzo è forte, determinato e non si abbatte facilmente. Queste le sue parole: “Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo poteva andare ancora a lungo. Ho cercato di essere sempre responsabile del mio team e riconosco che le regole della WADA sono una protezione per lo sport che amo. Su questa base, ho accettato l’offerta di risolvere con una sanzione di tre mesi”. A nostro avviso, non poteva parlare diversamente: questo è il suo stile e il suo tratto di umiltà. Secondo l’ex tennista e attualmente commentatore televisivo, Paolo Bertolucci, Sinner tornerà più forte e determinato di prima e, pur se dolorosa, la sua gli appare una scelta intelligente perché salvaguarda Roma e i tre Slam.

IL CASO JANNIK SINNER…VOI COSA NE PENSATE?

Ma non tutti la pensano così. L’australiano Kyrgios contesta a Sinner la sua scelta di chiudere il caso con una squalifica ridotta e gli rivolge l’accusa, non troppo velata, di dare il via libera all’uso di certe sostanze vietate, per concludere che il tennis non conosce equità. A lui si aggiungono parole abbastanza dure da parte di altri del mondo del tennis, come ad esempio, il britannico Liam Broady che si è dichiarato perplesso o come lo svizzero Wawrinka che “non crede più nello sport pulito”. Kafelnikov è il più aspro nei confronti di Sinner, affermando che l’essersi accordato con la WADA, organizzazione da lui definita “sporca”, equivale a sentirsi colpevole. Insomma, in diversi avrebbero preferito che, per coerenza, Sinner fosse andato fino in fondo, mettendo in gioco tempi di fermo molto più lunghi pur di non scendere a compromessi.

Ma molti sono coloro che scagionano Sinner in nome di quella serietà, di quel rigore, di quella umiltà che lo hanno sempre contraddistinto. Sabalenka e Pegula si affiancano a Sinner e attaccano il “sistema” di cui non si fidano più. Per Donati, ex allenatore e figura storica nella lotta al doping, Sinner ha agito bene mentre la WADA, da parte sua, era in grande imbarazzo dato che aveva squalificato, per tempi più lunghi, altri atleti con quantitativi irrilevanti e ora si trovava a fare i conti con una figura mediatica e pulita come quella di Sinner. A difesa dell’altoatesino si leva la voce del Sindaco di Sesto Pusteria per il quale la vicenda si chiude finalmente con la chiarezza dovuta. Tutto il paese si stringe al suo sindaco e si augura che Sinner riuscirà a gestire la situazione in positivo, data la sua forza mentale e convinti che il numero uno ritornerà a giocare a Roma più forte e più determinato di prima. “Forza Jannik, siamo tutti con te” è il coro unanime degli altoatesini. Anche il grande Panatta, assolve Sinner trovando la sua scelta, come dire, “pratica” e, nello stesso tempo, “imposta” dalla WADA che, in tal modo, riesce a salvarsi la faccia.
A questo punto, chiediamo cosa ne pensiate voi.

IL CASO JANNIK SINNER…VOI COSA NE PENSATE?

Da parte nostra, vorremmo concludere ricordando, al di là di tutto, quanta riconoscenza dobbiamo a Jannik Sinner. E’ naturale e dovuto ammettere la sua positività, il perfetto atteggiamento in campo, la stoffa del campione che emerge anche nelle difficoltà…. E il tributo del pubblico è autentico, in quanto Sinner è considerato bandiera e simbolo dello sport italiano, orgoglio di essere il numero uno al mondo. A lui, il riconoscimento di aver dato nuovo impulso e maggiore incremento al tennis. Non a caso, si sono moltiplicati gli iscritti, bambini e adulti, gli spettatori e la tifoseria, i campi e le strutture, le ore di lezione…. In altre parole, si è moltiplicato l’amore e la passione per lo sport del tennis. E tutto questo non è poco!!!

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